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Nata a Roma in una famiglia di artisti, sin dall’infanzia scopre un'attrazione per le sequenze di fotogrammi che danno vita ai filmati, primo stimolo per il suo approccio al disegno.
 

Laureata in scienze motorie, approfondisce la dinamica delle azioni, esplorando le connessioni tra mente e corpo, tempo e spazio.

 

Nel 2014 apre il suo studio artistico e ben presto inizia a interrogarsi sulla natura del supporto pittorico:

se la nostra esistenza è una catena di eventi interconnessi, come rappresentare il divenire su una tela statica e immacolata? E come fare in modo che l’opera non si esaurisca nei suoi confini fisici?

 

L’esperienza all’Atelier del MACRO Asilo stimola in lei il desiderio di un dialogo con materiali che abbiano un vissuto. Nascono così le prime opere tessili, tra cui un dipinto cucito su un antico tappeto di famiglia, un gesto che avvia una nuova fase di ricerca.

 

Nel 2021 trasforma le pareti del suo studio in una grande mappa concettuale, costellata di parole chiave e pensieri ricorrenti.
Da questo lavoro emerge il concetto di “punto”, inteso non solo come matrice di una scia in movimento, ma anche come frammento di un disegno più grande da decifrare. Così prende forma l’idea del codice Morse, un sistema di segni che si sviluppa in tracce permeabili e senza confini, in cui passato e futuro si intrecciano, portando a un dialogo trasformativo con il supporto e l’osservatore.

 

Il codice Morse diventa così un elemento centrale del suo linguaggio artistico. Attraverso mantra palindromi e bifrasici, esplora il tempo e il suo potere rivelatore, codifica pensieri e riflessioni in attesa di rivelazioni future.

 

Il suo processo creativo, altamente simbolico, segue quattro azioni cicliche: attraversare lo spazio del supporto, collegare i segni, proiettare possibili significati e interpretare le connessioni emerse. Tutto si fonda sull’essenzialità del codice Morse, che, come un punto in movimento nello spazio, traccia una rete di eventi solo apparentemente asemici, in realtà carichi di un significato nascosto.

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Nel 2023 viene contatta dalla Fondazione Pistoletto in merito a degli scatti effettuati alla Galleria Nazionale davanti l'opera di Pistoletto, "un Giovanotto (la smorfia)". La serie  (2017 a oggi) racconta il ritratto della famiglia di Diana Pintaldi in divenire.  

Nell'ottobre dello stesso anno, la performance ha avuto luogo  con la partecipazione di Michelangelo Pistoletto in persona.
Un video della performance è presente sulla pagina instagram della Galleria Nazionale e di Diana.

Il 25 giugno, è stata pubblicata l'intervista a Michelangelangelo Pistoletto e Diana Pintaldi, di Luca Deias, sul Journal di Cittadellarte, in occasione  del 90 esimo compleanno del Maestro.

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Nel 2024:

-Vince il Nice and Fair Contemporary Prize per essersi distinta nella mostra "SEND ME YOUR LOCATION " a cura di Chiara Lorenzetti e Noemi de Simone, Paratissima, Torino;

- opera selezionata per il Festival  PRIMA MATERIA 1.0, mostra collettiva, Palazzo Cesarini Sforza, Genzano.

Espone nella  collettiva site specific, "A N I M A M U N D I,"  presso Spazio Hangar, Via Nathan 41, Roma, a cura di Laura Catini.

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Nel 2023 in:

- "LIGHT POEMS", mostra personale, Borghini Arte Contemporanea - Artisti con la Luce- , Via Belsiana 92, Roma. 
- "WALL", mostra personale, Kou Gallery, Via della barchetta 13, Roma,  a cura di Massimo Scaringella.

- "VUOTO", parte del progetto MVM nell'Artist Run Space Struttura di Cristallo Odescalchi, Piazza Santi Apostoli, Roma.

- "GEOGRAFIE A FILO", GATE30, spazio performance ideato dall'artista.​​

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Nel 2019 ottiene l'Atelier al MACRO di Via Nizza, Roma, in cui realizza una serie di opere ,"Anima l'istante".

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Nel 2015 espone in una mostra personale e poi in una collettiva nella Creative Room Art Gallery, di Lorenzo Cantarella a Roma.

 

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